
“Scusa”, molto più di una parola
“Scusa”, molto più di una parola
A cura della Dott.ssa Elena Bozzola - Società Italiana di Pediatria
Dire “scusa” è difficile sia per gli adulti che per i bambini. Ma c’è una differenza: il bambino piccolo non dice scusa per convenzione, lo fa quando comprende davvero di aver sbagliato. E qui sta il ruolo dei genitori, che inizia dallo spiegare l’effetto e le conseguenze delle azioni del bambino. Spesso i bambini non sanno che potendo spingere il fratellino più piccolo possono fargli del mare, per cui è importante innanzitutto parlarne. Ma ancora più importante è non forzare la parola “scusa”: dire “chiedi scusa subito!” non insegna empatia, ma solo obbedienza. È importante che il bambino capisca che ha sbagliato, non che ripeta una formula. A volte un gesto concreto (un abbraccio, un aiuto) ha molto più valore di una semplice parola e porta con sé il rimorso del bambino che capisce il suo errore.
Imparare dai propri errori, provando a cambiare comportamento, è importante: se il bambino ha fatto cadere un amico spingendolo, la volta dopo fa più attenzione. Il ruolo dei genitori consiste nell’educare a ciò che è sbagliato e nel lodare le buone azioni e i piccoli miglioramenti. Così i bambini capiscono che le scuse non sono solo parole, ma un ponte verso nuove possibilità: si sbaglia, ma si può imparare.
Accogliere gli errori dei bambini e aiutarli ad ammetterli significa innanzitutto offrire loro un ambiente sicuro, dove possano sentirsi ascoltati senza timore di giudizio. Mostrare empatia, raccontare esperienze personali, dare l’esempio nel chiedere scusa e nel riconoscere le proprie difficoltà, aiuta i figli a capire che la fragilità non è un limite, ma una parte naturale dell’essere umano. Allo stesso modo, sostenere il bambino nel nominare le proprie emozioni e paure, valorizzando i suoi sforzi, rafforza la fiducia in sé stesso e lo rende più pronto ad affrontare le sfide quotidiane. In questo modo, il “dire scusa” non sarà un atto imposto, ma il risultato di un percorso fatto di empatia, rispetto e responsabilità, che i genitori possono accompagnare con amore e coerenza.







